Volontariato: nuova possibilità di rimborso ai datori di lavoro
25 Gennaio 2019
La Circolare del Capo Dipartimento chiarisce la nuova opzione di rimborso come credito di imposta.
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Il codice di protezione civile (decreto lgs. 1/2018), all'art. 39, prevede che i datori di lavori possano chiedere il rimborso delle somme versate a favore dei propri dipendenti, che svolgono attività di protezione civile in qualità di volontari, nella modalità di riconoscimento di credito d'imposta. Tale opzione è una scelta alternativa alla richiesta di versamento delle somme spettanti da scegliere al momento della presentazione della domanda.
A tal fine è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 18 del 22 gennaio 2019 un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, adottato di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, che disciplina le condizioni, i termini e le modalità per il riconoscimento del credito d'imposta e le regole del versamento periodico da parte del Dipartimento della Protezione Civile.
Il Dipartimento chiarisce con una Circolare firmata dal Capo Dipartimento il 25 gennaio 2019, la procedura per la richiesta di rimborso e il riconoscimento del credito d'imposta. In particolare questa modalità consentirà di ridurre i tempi di attesa del rimborso al datore di lavoro.
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Link ==> Fonte : Sito web della Protezione Civile Nazionale <== Link
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Art. 39
Strumenti per consentire l'effettiva partecipazione dei volontari
alle attivita' di protezione civile (Articolo 18 legge 225/1992;
Articolo 5, comma 1, lettera a), 4, comma 1,m lettera m) e 7, comma
1, legge 106/2016; Articolo 4, comma 2, 5, comma 1, lettera y), 32,
comma 4, e 41, comma 6, decreto legislativo 117/2017; Articoli 9 e
15, decreto del Presidente della Repubblica 194/2001)
1. Ai volontari aderenti a soggetti iscritti nell'Elenco nazionale
di cui all'articolo 34, impiegati in attivita' di soccorso ed
assistenza in vista o in occasione degli eventi di cui all'articolo
7, anche su richiesta del sindaco o di altre autorita' amministrative
di protezione civile, vengono garantiti, mediante l'autorizzazione da
rendere con apposita comunicazione di attivazione del Dipartimento
della protezione civile, per i soggetti iscritti nell'elenco
centrale, ovvero delle Regioni e Province autonome di Trento e di
Bolzano, per i soggetti iscritti nei rispettivi elenchi territoriali,
relativamente al periodo di effettivo impiego che il datore di lavoro
e' tenuto a consentire, per un periodo non superiore a trenta giorni
continuativi e fino a novanta giorni nell'anno:
a) il mantenimento del posto di lavoro pubblico o privato;
b) il mantenimento del trattamento economico e previdenziale da
parte del datore di lavoro pubblico o privato;
c) la copertura assicurativa secondo le modalita' previste
dall'articolo 18 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, anche
mediante la stipula di ulteriori polizze integrative da parte del
Dipartimento della protezione civile o delle Regioni e Province
autonome di Trento e di Bolzano, nei limiti delle risorse finanziarie
disponibili, da attivare in occasione della partecipazione del
volontariato organizzato ad emergenze di rilievo nazionale di
particolare durata o a interventi all'estero.
2. In occasione di situazioni di emergenza di rilievo nazionale e
per tutta la durata dello stesso, su autorizzazione del Dipartimento
della protezione civile, e per i casi di effettiva necessita'
singolarmente individuati, i limiti massimi previsti per l'utilizzo
dei volontari nelle attivita' di soccorso ed assistenza possono
essere elevati fino a sessanta giorni continuativi e fino a
centottanta giorni nell'anno.
3. Ai volontari aderenti a soggetti iscritti nell'Elenco nazionale
di cui all'articolo 34 impegnati in attivita' di pianificazione, di
addestramento e formazione teorico-pratica e di diffusione della
cultura e della conoscenza della protezione civile, preventivamente
promosse o autorizzate, con apposita comunicazione di attivazione,
resa dal Dipartimento della protezione civile, per i soggetti
iscritti nell'elenco centrale, ovvero dalle Regioni e Province
autonome di Trento e di Bolzano, per i soggetti iscritti nei
rispettivi elenchi territoriali, i benefici di cui al comma 1,
lettere a) e b), si applicano per un periodo complessivo non
superiore a dieci giorni continuativi e fino ad un massimo di trenta
giorni nell'anno. Limitatamente agli organizzatori delle suddette
iniziative, i benefici di cui al comma 1 si applicano anche alle fasi
preparatorie e comunque connesse alla realizzazione delle medesime
iniziative.
4. Ai datori di lavoro pubblici o privati dei volontari di cui ai
commi 1, 2 e 3, che ne facciano richiesta, viene rimborsato, nei
limiti delle risorse finanziarie all'uopo disponibili, l'equivalente
degli emolumenti versati al lavoratore legittimamente impegnato come
volontario, con le procedure indicate nell'articolo 40. I rimborsi di
cui al presente comma possono essere alternativamente riconosciuti
con le modalita' del credito d'imposta ai sensi di quanto previsto
dall'articolo 38 del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189,
convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229.
5. Ai volontari lavoratori autonomi, aderenti a soggetti iscritti
nell'Elenco nazionale di cui all'articolo 34, impiegati nelle
attivita' previste dal presente articolo, e che ne fanno richiesta,
e' corrisposto il rimborso per il mancato guadagno giornaliero
calcolato sulla base della dichiarazione del reddito presentata
l'anno precedente a quello in cui e' stata prestata l'opera di
volontariato, nel limite di euro 103,30 giornalieri. Il limite di cui
al presente comma e' aggiornato, sulla base dell'inflazione, ogni 3
anni, con apposito decreto del Capo del Dipartimento della protezione
civile da adottarsi di concerto con il Ministero dell'economia e
delle finanze.
6. Le disposizioni di cui al presente articolo, nonche'
dell'articolo 40, si applicano anche nel caso di iniziative ed
attivita', svolte all'estero, purche' preventivamente autorizzate dal
Dipartimento della protezione civile.
Note all'art. 39:
- Si riporta il testo dell'art. 18 del decreto
legislativo 3 luglio 2017, n. 117, recante «Codice del
Terzo settore, a norma dell'art. 1, comma 2, lettera b),
della legge 6 giugno 2016, n. 106.»:
«Art. 18. (Assicurazione obbligatoria) 1. Gli enti del
Terzo settore che si avvalgono di volontari devono
assicurarli contro gli infortuni e le malattie connessi
allo svolgimento dell'attivita' di volontariato, nonche'
per la responsabilita' civile verso i terzi.
2. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico,
da emanarsi di concerto con il Ministro del lavoro e delle
politiche sociali entro sei mesi dalla data di entrata in
vigore del presente Codice, sono individuati meccanismi
assicurativi semplificati, con polizze anche numeriche, e
sono disciplinati i relativi controlli.
3. La copertura assicurativa e' elemento essenziale
delle convenzioni tra gli enti del Terzo settore e le
amministrazioni pubbliche, e i relativi oneri sono a carico
dell'amministrazione pubblica con la quale viene stipulata
la convenzione.».
- Si riporta il testo dell'art. 38 del decreto-legge 17
ottobre 2016, n. 189, recante «Interventi urgenti in favore
delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016»,
convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre
2016, n. 229:
«Art. 38. (Disposizioni urgenti per l'impiego del
volontariato di protezione civile) 1. Al fine di accelerare
le procedure connesse con l'impiego del volontariato di
protezione civile, in considerazione dell'eccezionale
mobilitazione disposta in conseguenza degli eventi sismici
di cui all'art. 1, ed a fare data dall'entrata in vigore
del presente decreto, i rimborsi di cui all'art. 9, comma
5, del decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio
2001, n. 194, relativamente agli importi effettivamente
spettanti determinati in esito all'istruttoria tecnica di
competenza del Dipartimento della protezione civile della
Presidenza del Consiglio dei ministri, sono
alternativamente riconosciuti, su apposita domanda del
datore di lavoro, con le modalita' del credito di imposta.
2. Il credito d'imposta e' utilizzabile esclusivamente
in compensazione ai sensi dell'art. 17 del decreto
legislativo 9 luglio 1997, n. 241, e successive
modificazioni, ovvero e' cedibile, nel rispetto delle
disposizioni di cui agli articoli 1260 e seguenti del
codice civile, previa adeguata dimostrazione
dell'effettivita' del diritto al credito medesimo, a
intermediari bancari, finanziari o assicurativi. Tali
cessionari possono utilizzare il credito ceduto
esclusivamente in compensazione con i propri debiti
d'imposta o contributivi, ai sensi del citato decreto
legislativo n. 241 del 1997, e previa comunicazione della
cessione al Dipartimento della protezione civile, secondo
modalita' stabilite dal medesimo dipartimento. Per
utilizzare il credito in compensazione, il modello F24 deve
essere presentato esclusivamente attraverso i servizi
telematici messi a disposizione dall'Agenzia delle entrate,
pena il mancato riconoscimento dell'operazione di
versamento.
3. Con decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri, di concerto con il Ministro dell'economia e delle
finanze, sono stabiliti le condizioni, i termini e le
modalita' di applicazione delle disposizioni del presente
articolo, nonche' le modalita' per il versamento periodico,
da parte del Dipartimento della protezione civile, delle
somme corrispondenti ai crediti di imposta da fruire ai
sensi del comma 1, a valere sulle risorse finanziarie
finalizzate all'attuazione dell'art. 9 del decreto del
Presidente della Repubblica 8 febbraio 2001, n. 194, nei
limiti degli ordinari stanziamenti di bilancio.».
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